Cos’è il radiantismo

Il radiantismo e’ nato ai primi del ‘900. Dopo le esperienze transoceaniche di Marconi, specie negli Stati Uniti, si diffuse un notevole interesse per la costruzione di piccoli trasmettitori a scintilla, con i quali i primi hobbisti potevano effettuare comunicazioni a moderate distanze. Le prime notizie sull’esistenza di stazioni di radioamatore risalgono al 1907.

 

Radiantismo vuol dire ancora oggi studi, passione, severa applicazione; ed inoltre autocostruzione, capacità di operare e mantenere i propri apparati con competenza e cognizione di causa.

 

Le trasmissioni avvengono su determinate frequenze assegnate al servizio di radioamatore (link).

Il modo più classico per operare un collegamento radio è la fonia; la trasmissione può avvenire in vari modi: FM, AM, LSB, USB…

Si possono però anche stabilire collegamenti sfruttando la tecnologia digitale (tramite computer) nei seguenti modi: SSTV (Slow Scan TeleVision), ATV (Amatorial TeleVision), RTTY (Radio Tele Type), PSK (evoluzione dell’RTTY); meno comunemente si usano AMTOR, FEQ, PACTOR, GTOR, FAX. Ma il modo sicuramente più caratterizzante e specifico del radioamatore (in gergo OM = Old Man) è la TELEGRAFIA, il modo che in maggior misura avvicina i radioamatori di tutto il mondo, e dal punto di vista tecnico e dal punto di vista linguistico.

L’ ultimo ma importantissimo modo di trasmissione digitale è il PACKET , che sfrutta  una rete di computer collegati fra di loro via etere in tutto il mondo. Il mondo dei radioamatori è sempre in evoluzione. Oggi, con le nuove tecniche digitali (paket) associate al GPS, si può parlare di APRS.

 

Il “servizio” di radioamatore, perchè è di “servizio dello stato” che si parla, è regolamentato da varie leggi, sia nazionali che internazionali. Lo stralcio dell’art. 330 del 29 marzo 1973 D.P.R. 156 “stazione di radioamatore” rende chiaro chi e che cosa fa un OM:

 

L’attività del radioamatore consiste nello scambio, in linguaggio chiaro o con l’uso di codici internazionalmente ammessi, con altri radioamatori autorizzati, di messaggi di carattere tecnico, riguardanti esperimenti radioelettrici a scopo di studio e di istruzione individuale e osservazioni di indole puramente personale che, per la loro scarsa importanza, non giustifichino l’uso dei servizi pubblici di telecomunicazioni.

Le Regioni ITU - La IARU - I Band Plan

L’attività dei Radioamatori in tutto il mondo si svolge sulla base di Leggi e Regolamenti che determinano le frequenze e le caratteristiche tecniche (potenze, larghezza di banda, modi di emissione) consentite al “traffico di amatore”.

 

Il Band Plan e’ il documento fondamentale che contiene l’elenco delle frequenze assegnate al Servizio di Radioamatore. Esso viene stabilito (ed aggiornato) dalla I.A.R.U. (International Amateur Radio Union) in occasione delle Conferenze Internazionali WARC (World Administrative Radio Communications) tenute sotto l’egida dell’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (I.T.U.).

 

L’ITU, per quanto riguarda le frequenze, ha diviso il mondo in tre zone denominate Regioni (v. mappa):

  1. – La Regione 1 comprende tutta l’Europa, l’Africa, il Medio Oriente, la Russia asiatica e la Siberia;
  2. – La Regione 2 comprende la Groenlandia, l’America settentrionale e l’America meridionale;
  3. – La Regione 3 comprende India, Cina, Giappone, Indonesia, Filippine, Australia, Nuova Zelanda e Oceania.
  4.  

L’Italia quindi si trova nella Regione 1 e i radioamatori hanno a disposizione, per quanto riguarda le HF, le frequenze stabilite nel relativo BandPlan LF-HF.

 

Le frequenze assegnate ai radioamatori possono essere concesse secondo tre statuizioni:

  • – statuto esclusivo o primario;
  • – statuto esclusivo o primario e servizio satelliti;
  • – statuto secondario.

 

Bisogna tener presente che le varie amministrazioni nazionali possono introdurre, con proprie leggi, variazioni e limitazioni al piano di utilizzo delle frequenze definito dalla ITU. In particolare le singole nazioni possono riservare ai propri servizi (polizia, aereonautica, enti militari, ecc.) anche porzione di bande radioamatoriali, ed in questi casi si parla di utilizzo con statuto secondario. Nel caso invece di statuto primario si intende che le bande di frequenza sono assegnate in via esclusiva al servizio dei radioamatori.

I Modi di Emissione

Le bande di frequenza assegnate ai radioamatori sono piuttosto limitate rispetto al numero elevato degli utilizzatori, per cui è sempre stato ritenuto indispensabile cercare di ridurre al minimo lo spazio occupato da ogni singola emissione, pur assicurando un’efficace ricetrasmissione del segnale (e quindi dell’informazione ad esso associata).

 

Si dice Banda passante lo spazio in frequenza occupato da un segnale radio. Più stretta è la banda passante, migliore è la selettività dell’apparato ricevente e maggiore il numero di stazioni che possono operare contemporaneamente in una delimitata porzione dello spettro di frequenza utilizzabile senza causare interferenze reciproche.

 

Le tipiche larghezze di banda indicate da ITU e IARU sono le seguenti:

Modo di emissione

Banda passante

Classe di emissione

Telegrafia CW

200 Hz

A1a

Telescrivente RTTY

500 Hz

J1, J2, F1

Digitale

500 Hz

F1, F2, J2

Digitale

2700 Hz

F1, J2

Televisione SSTV

2700 Hz

F, J

Fonia SSB

2700 Hz

J3e

Fonia FM

 

6000 Hz

F3e, F2d

Fonia AM

 

6000 Hz

A3e, H3e

Per quanto riguarda la Telegrafia (CW = Continuous Wave – onda continua) si tratta di un’onda portante con impulsi brevi (punti) o lunghi (linee) corrispondenti alla codifica in codice Morse. Il cw occupa una banda passante molto stretta ed offre quindi ad un maggior numero di stazioni di operare in ristretti spazi di frequenza. Altri vantaggi del cw sono la semplicita’ tecnica e progettuale dei ricetrasmettitori per sola telegrafia e la notevole penetrazione dei segnali in cw attraverso interferenze di ogni tipo che rende possibile operare in condizioni estreme dove altri modi di emissione falliscono.

 

Il modo Telescrivente RTTY (Radio Tele TYpe) è un sistema di comunicazione con lettura diretta dei caratteri trasmessi utilizzando due frequenze convenzionalmente indicate come “mark” e “space” la cui differenza in frequenza (shift) e’ definita convenzionalmente dai radioamatori in 170 Hz, mentre altri servizi commerciali utilizzano shift differenti. Nelle trasmissioni RTTY si utilizza il codice Baudot a 5 bit, oppure codice ASCII a 7 bit. Negli ultimi decenni al sistema base RTTY si sono aggiunte nuove implementazioni denominate AMTOR (AMateur Teleprinting Over Radio) e PACTOR (PACket Teleprinting Over Radio).

 

I sistemi di ricetrasmissione digitale sono tanti e subiscono delle continue evoluzioni. Il PSK31 e’ un metodo di modulazione in cui i dati binari sono codificati come cambiamenti di un tono audio (shift). Il computer invia i segnali in PSK31 alla radio attraverso una interfaccia e la radio li trasmette via etere in SSB. Il PSK è molto simile al traffico RTTY.

 

La modalità Televisione a scansione lenta SSTV (Slow Scan TeleVision) e’ un metodo analogico usato per inviare immagini compatibilmente con la limitata occupazione di banda passante, quindi a “scansione lenta”. Il sistema pertanto non consente la visione di immagini in movimento veloce. Negli anni passati un apparato molto usato per SSTV era il ROBOT. Oggi si possono usare nuovi sistemi digitali come DIGTRX 3.11.

La Fonia SSB(Single Side Band o Banda Laterale Unica) è il sistema di emissione più usato nelle onde corte e consiste nella soppressione dell’onda portante e di una delle due bande laterali. La emissione risultante viene definita LSB (Lower Side Band o Banda Laterale Inferiore) e viene usata nelle gamme dei 160 – 80 e 40 metri. La emissione USB (Upper Side Band o Banda laterale Superiore) viene adoperata nelle gamme alte dei 20-17-15-12 e 10 metri, oltre alle VHF ef UHF.

 

La Fonia FM è una modalità di trasmissione che consiste nel modulare un’onda portante in modo che la la sua frequenza vari in relazione all’ampiezza del segnale da trasmettere, sia esso audio o dati. La fonia trasmessa dai radioamatori è NBFM (Narrow Band Frequency Modulation) ciò FM a banda stretta non superiore a +/- 5 KHz. Nelle onde corte non è permessa emissione FM, tranne che in 10 metri negli USA ove sono consentiti ponti ripetitori. La modulazione FM si usa normalmente nei ricetrasmettitori palmari VHF ed UHF.

 

La Fonia AM è stato fra i primi sistemi di modulazione impiegati nelle trasmissioni di segnali audio. Esso consiste in un’onda portante e nelle due bande laterali in cui l’ampiezza del segnale varia in relazione all’intensità della modulazione (AM = Amplitude Modulation). E’ un tipo di emissione non più in uso tra i radioamatori a causa della complessità degli impianti, della notevole potenza necessaria per la sua emissione e per la considerevole occupazione di banda che comporta.

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